Come sanare una tettoia realizzata senza permesso?
Fase preliminare:
Ci ha contattato il proprietario di un locale commerciale, il quale ha realizzato una tettoia a servizio della sua attività. Per effettuare la vendita ha necessità di regolarizzarlo sia dal punto di vista urbanistico sia catastale. Ci siamo recati presso l’immobile per rilevare la tettoia così da poter effettuare la prima analisi e poter capire come impostare la richiesta ai vari enti.
Fase esecutiva:
Dopo aver analizzato la situazione, ci siamo messi all’opera per redigere tutta la documentazione necessaria, tenendo ben presente che una tettoia chiusa su tre lati produce cubatura, la quale va monetizzata al comune di competenza, così come previsto dalle norme di riferimento.
Dopo la consegna della documentazione al comune competente, nello specifico:
- Permesso di costruire in sanatoria;
- elaborati grafici dello stato autorizzato e dello stato post abuso;
- relazione tecnico illustrativa;
- documentazione fotografica dello stato dei luoghi;
- Schema di calcolo dei volumi e degli oneri corrispondenti;
- Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
- Dichiarazione sostitutiva di proprietà;
Una volta ottenuto il permesso di costruire, andrà aggiornato il catasto con una variazione del docfa, così da ottenere le planimetrie conformi allo stato dei luoghi e dello stato approvato.